Welfare vs flexicurity: modelli sociali a confronto. verso una convergenza?

AutorSilvia Spattini
CargoDirettore e ricercatore di ADAPT (www.adapt.it)
Páginas240-260
Revista Derecho Social y Empresa nº 3, Julio 2015
ISSN: 2341-135X págs.240-260
WELFARE VS
FLEXICURITY
: MODELLI SOCIALI A
CONFRONTO. VERSO UNA CONVERGENZA?
SILVIA SPATTINI
Direttore e ricercatore di ADAPT (www.adapt.it)
1. I MODELLI SOCIALI IN EUROPA
Tradizionalmente la letteratura economica classifica i modelli sociali o meglio i
modelli di welfare in quattro diverse tipologie: il modello scandinavo, quello
anglosassone, quello continentale e quello mediterraneo3. Tuttavia, prendendo in
considerazione alcuni profili ed elementi caratterizzanti i modelli sociali quali: la
legislazione di tutela del lavoro, i sistemi di assicurazione contro la disoccupazione, il
sostegno al reddito in caso di riduzione dell’orario di lavoro o di sospensione
dell’attività lavorativa (short time work arrangements), le misure di politiche attive per il
lavoro e di attivazione; pare possibile individuare tre diversi modelli sociali che, in
parte, ripropongono la catalogazione tradizionale, ma per altro verso, riclassificano i
paesi (considerando i vecchi paesi comunitari).
Questi modelli sono: il modello di welfare (che in sostanza racchiude il modello
continentale e quello mediterraneo), il modello della flexicurity4 (al quale si
riconducono i paesi nordici) e il modello anglosassone.
3" Eht0"M0"CKIKPIGT."V0"NGQPK." Typologies of Social Models in Europe." YKHQ." Xkgppc."
Cwuvtkc."Hgddtckq."422;." 5/6"g C0"UCRKT."Globalization and the Reform of European Social
Models."kp"Journal of Common Market Studies."4228."Xqn0"66."p0"4."58;/5;20"
4"Vcng"gurtguukqpg" uvcvc"eqpkcvc"fc"V0"YKNVJCIGP."H0"VTQU."The Concept of
Flexicurity
:
a new approach to regulating employment and labour markets." kp" Tranfer: European
Review of labour and research." 4226." xqn0" 32." p0" 40" Kn" rtqvqvkrq" fk" swguvq" oqfgnnq"
tcrrtgugpvcvq"fcnnc"Fcpkoctec."R0"M0"OCFUGP."Flexicurity Through Labour Market Policies
and Institutions in Denmark"kp"R0"CWGT."U0"EC¥GU"*GFU+."Employment Stability in an Age of
Flexibility." Igpgxc." KNQ." 42250" Uk" xgfc." cpejg."EQOOKUUKQPG" GWTQR GC." Employment in
Europe 2006."Nwuugodwtiq."42280"Swk."vwvvcxkc." wvknk¦¦cvq"rgt" tcrrtgugpvctg"wp"oqfgnnq"
uqekcng"eqp"ng"ectcvvgtkuvkejg"fguetkvvg"kp"vguvq0
Silvia Spattini
Revista Derecho Social y Empresa nº 3, Julio 2015
ISSN: 2341-135X pág. 241
"
Tabella 1
Modelli sociali Legislazione di
tutela del lavoro
Assicurazione
contro la
disoccupazione
Sostegno al reddito per
riduzione dell’orario
o sospensione
Politiche attive
per il lavoro
e di attivazione
Welfare
(Europa centro-
meridionale)
Restrittiva
Tutele e sicurezza del
posto di lavoro
(
job security
)
Poco generosa:
breve durata
basso tasso di
rimpiazzo
Nella maggior parte Poche
Flexicurity
(Nord Europa)
Non restrittiva
Tutela e sicurezza
dell’occupazione
(
employment security
)
Generosa:
lunga durata
alto tasso di
rimpiazzo
No oppure sistemi di
disoccupazione parziale Molte
Anglosassone
(Regno Unito e
Irlanda)
Liberale
Tutela e sicurezza
dell’occupazione
(employment security)
Poco generosa:
breve durata
basso tasso di
rimpiazzo
No Molte
I diversi modelli sociali hanno l’obiettivo comune della tutela e della sicurezza del
reddito dei lavoratori, ma perseguono questo obiettivo secondo diverse modalità e
basandosi su diversi principi ispiratori. I modelli affrontano la questione da prospettive
differenti, puntando al risultato attraverso diverse combinazione degli elementi e degli
istituti caratterizzanti i sistemi nazionali.
Per comprenderne le diverse caratteristiche, occorre analizzare in ogni modello
sociale le interrelazioni tra i diversi profili, sopramenzionati.
Nel confronto tra i modelli sociali non è ovviamente possibile affermare quale sia
il miglior modello in termini assoluti. Al contrario è possibile verificare la loro
performance in diverse condizioni economiche e la crisi economica iniziata nel 2008
fornisce un laboratorio proprio per verificare i diversi comportamenti ed effetti sugli
indicatori economici dei diversi modelli sociali, nonché le modifiche e i correttivi
apportati ai sistemi dai diversi Paesi, proprio per fare fronteggiare le criticità emerse ed
evidenziate dalla crisi economica.

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