Ventas fiscales y pago del precio en la edad clásica

AutorAlberto Rinaudo
Páginas681-696

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1. Premessa

Il boom económico registrato negli ultimi anni in Polonia, nonostante una globale crisi económica o, meglio, físcale, é dovuto, tra i vari fattori, alie sov-venzioni unitarie e al conferimento di fondi nazionali destinati alia realizzazione di investimenti in infrastrutture, tra cui soprattutto in strade. La dinámica dello sviluppo económico osservata in Polonia negli ultimi anni é stata notata da altri paesi nonché da enti unitari. Di conseguenza, negli ultimi anni, la Polonia ha costruito 3164,9 km di strade veloci (autostrade e superstrade), il che fapiazzare il nostro paese al 6 posto in Europa in funzione di lunghezza di rete stradale di questo tipo1. Si possono di seguito el encare anche altri investimenti realizzazi in Polonia negli ultimi anni: il programma governativo "Orliki 2012" o la costruzione di nuovi stadi per la coppa europea EURO 2012.

Prendiamo come spunto gli investimenti sopra menzionati realizzati in Polonia, per trasferirci nel tempo ed analizzare gli investimenti del mondo anti-

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co. Giá nell'antica Roma si conducevano con grande dinámica numeróse opere pubbliche (operapublica) nell'ambito dell'infrastruttura. Si costruivano o ripa-ravano strade, canali, acquedotti, ponti, templi, edifici pubblici, mura urbane e fosse. L'organizzazione del quadro Ístituzionale e giuridico di tali interventi nata all'época permette di constatare che giá allora si costitui un certo archetipo orga-nizzativo da sviluppare nel settore di lavori pubblici che comprendeva il sistema giuridico, gli organi responsabili dell'aggiudicazione e del contrallo della reali-zazzione dell'appalto pubblico, i termini di finanziamento, ed anche le modalitá di selezione dell'appaltatore (redemptorf. Ai fini del presente studio ho posto al centro dell'interesse quest'ultimo aspetto del processo di svolgimento di opere pubbliche in riferimento alie soluzioni giuridiche ed amministrative moderne.2

Le opere pubbliche nell'antica Roma venivano condotte principalmente in due settori. II primo riguardava qualsiasi tipo di lavori di riparazione o manuten-zione delle costruzioni giá esistenti (sarta teda), soprattutto delle mura urbane, depurazione delle fosse, ripristino degli acquedotti. II secondo invece consisteva nella costruzione di elementi nuovi dell'infrastruttura di utilitá pubblica (nitro tributa). II nostro studio si concentra proprio su quest'ultimo campo d'azione. II termine stesso ultro tributa veniva usato principalmente nelle pubblicazioni di argomenti stragiuridici3. Non era dunque un termine tratto dal linguaggio tec-nico-giuridico. Significava invece il prezzo piú basso offerto in sede di un'asta pubblica per la realizzazione di opere pubbliche (licitatio).

Alia fine del III secólo a.C, e quindi nei tempi successivi alie guerre puniche, nell'antica Roma si osserva un dinámico sviluppo di nuovi investimenti finan-ziati dai mezzi pubblici. All'época si investiva maggiormente nella costruzione o nell'ampliamente delle reti di strade pubbliche, nell'edificazione di anfitea-tri, templi, palazzi di amministrazione pubblica, acquedotti, terme, edificazioni sportive, mercati ed altre piazze pubbliche, sistemi di conduzione dell'acqua o canali di convogliamento delle acque piovane (Lex Urso. 11). Tali lavori venivano condotti a Roma, ma anche nei municipi e nelle colonie. Le rególe di gestione di opere pubbliche erano in gran parte unifícate.

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I mezzi finanziari necessari per la realizzazione di opere pubbliche in etá re-pubblicana provenivano da aerarium e venivano stanziati in base alie delibere del senato. Sia nel principato che nel dominato essi provenivano principalmente dall'erario. Nei municipi e nelle colonie le opere pubbliche erano finanziate dai fondi urbani. In situazioni particolari come terremoti o alluvioni, si potevano cercare di ottenere sowenzioni eccezionali da parte deH'imperatore4.

Nelle fonti giuridiche si trovano numeróse prescrizioni normative relative alie attivitá d'investimento condotte dagli organi di amministrazione céntrale di Roma o dagli organi di amministrazione provinciale, soprattutto dai municipi.5 Trovaimo informazioni simili anche nelle pubblicazioni extragiuridiche risalenti a quel periodo. Va ricordata qua innanzi turto Topera De architectura libri decem di Vitruvio, grande architetto dell'antichitá che visse nel I secólo a.C. Inoltre, i riferimenti a varié iniziative nel campo dell'edilizia pubblica si trovano anche nelle opere di Livio, Cicerone o Svetonio. Sulla base delle fonti disponibili nella letteratura moderna e romanistica, sonó nati molti studi a descrivere la scala di nuovi investimenti realizzati nel settore deH'infrastruttura pubblica dell'antica Roma. Uno degli esempi puó essere anche il contributo dello storico polacco del mondo antico, J. Ciechanowski6.

Parlando delle fonti antiche e degli studi moderni anostra disposizione vale la pena di notare la mancanza di contributo relativo al meccanismo e alie modalitá di selezione dell'appaltatore di opere pubbliche, e soprattutto alia determinazio-ne del criterio condizionante la scelta di un determinato appaltatore (redemptor). I contributi esistenti riguardano principalmente l'analisi dei diritti degli organi responsabili della gestione dell'asta (licitatio) o dello svolgimento della stessa7, oppure del negozio giuridico che costituiva il titolo delle reciproche pretese.

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II valore aggiunto del presente studio si riferisce a soluzioni normative piú re-centi della legislazione polacca e relative ai criteri di selezione dell'appaltatore. Una comparazione anche superfíciale tra entrambi i sistemi di realizzazione di opere pubbliche permette di afferrarne le somiglianze e le differenze. Per averne una visione completa pero occorre daré uno sguardo piú ampio al contesto cultúrale dei due sistemi.

2. Modalita di esecuzione di opere pubbliche

Ai nostri tempi le opere pubbliche sonó realizzate il piú spesso da imprese specializzate operanti in forma di societá per azioni, piú raramente da societá a responsabilitá limitata. In caso di investimenti piú importanti come la costruzio-ne di autostrade o stadi sportivi, le imprese costituiscono un consorzio composto da piú imprese al fine di uniré il capitale finanziario, umano e strumentale. II consorzio possiede una propria rappresentanza che a nome dello stesso firma con un impiegato statale delegato (statio fisci) un apposito contratto per la realizzazione di investimenti pubblici. I lavori vengono eseguiti dai dipendenti deH'impresa.

L'analisi dei principali criteri della selezione dell'appaltatore di opere pubbliche nell'antica Roma richiede almeno una sbrigativa presentazione del sistema di organizzazione del lavoro dell'epoca. Del resto esiste una ricca letteratura in mérito8. Pertanto ai fini del presente studio mi appoggio sull'articolo di PA. Brunt, che ha preséntate in maniera abbastanza sintética le questioni relative all'orga-nizzazione di opere pubbliche nell'antica Roma della tarda repubblica e dell'ini-zio del principato9.

II quadro giuridico dell'organizzazione e conduzione di opere pubbliche era il diritto consuetudinario. Le rególe normative, annotate in numeróse fonti normative e extranormative, dimostrano, che le singóle disposizioni di legge nasce-vano in seguito alia prassi di funzionamento degli organi di Roma, in gran misura dipendente dal tipo del sistema politico. II modello repubblicano si consolidó in provincia, nei municipi e nelle colonie.

Le opere pubbliche richiedevano non solo la necessitá di risolvere questioni logistiche come definiré il luogo del cantiere, creare il concetto della costruzio-ne, determinare la sua funzione, raccogliere i mezzi finanziari necessari, ma in

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primo luogo vi era necessario coinvolgere un gran numero di esperti il cui lavoro determinava l'effícacia della realizzazione del piano e il volume di fondi pubblici impegnati. I lavoratori altamente qualifícati venivano considerati soprattutto mensores (misuratori o geometri)10 ed architetti. Applicando la nomenclatura e i termini moderni, si puó diré che i mensores e gli architetti erano organizza-ti in ordini o collegi professionali. Dai tempi di Augusto essi erano considerati curatores operarum publicum11, e a volte ricoprivano l'incarico di addetto agli uffici tecnici responsabili della realizzazione di un frammento di opere pubbli-che12. Grazie alie competenze possedute, i lavoratori di questo gruppo venivano altamente retribuiti per il loro lavoro13.

Alcune opere pubbliche, in particolar modo le riparazioni (ad esempio di ac-quedotti), erano gestiti direttamente dai magistratus con l'aiuto di specialisti che il piú delle volte erano schiavi, ma potevano anche essere uomini liberi. Gli ut-limi venivano adeguatamente retribuiti. Tali specialisti costituivano un gruppo chi amato familia.

Vüruvius, De aque. 116: Utraque autem familia in aliquot ministeriorum species diducitur, vilicos, castellanos, circitores, silicarios, lectores aliosque opifices.14

Una parte dei lavori semplici da realizzare nell'infrastuttura urbana o rurale come la manutenzione della superficie stradale davanti all'abitazione, il convo-gliamento dell'acqua stagna, la depurazione delle fosse, il ripristino delle mura urbane su cui era appoggiata la casa, veniva realizzata dai popólo in base alie disposizioni di legge e in base alia responsabilitá sociale dei cittadini - muñera personalia. Detti oneri venivano realizzato dai proprietario, locatario, affittatore stesso di persona o tramite le prestazioni degli schiavi. In caso di mancato adem-pimento dell'obbligo, l'edile poteva commissionare l'esecuzione di tali lavori ad una ditta esterna alie spese della persona obbligata15.

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La maggior parte di opere pubbliche, pero, e soprattutto di...

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