Il "Centro di studi per la storia del pensiero giuridico moderno"

AutorBernardo Sordi
CargoProfessore ordinario di Storia diritto medievale e moderno
I Introduzione

Il "Centro di studi per la storia del pensiero giuridico moderno" è attivo ormai da oltre un trentennio nell'Ateneo fiorentino. E' sorto infatti, su iniziativa precipua di Paolo Grossi, nel 1971 con una vocazione di attività a largo raggio, prima di tutto sul piano interdisciplinare. Nel 1980 il "Centro" è stato riconosciuto, con Decreto del Presidente della Repubblica n.271 del 2 giugno 1980, come "organismo scientifico specializzato", "annesso alla Facoltà di Giurisprudenza dell'Università di Firenze", divenendo così un'unità amministrativa autonoma, con una propria dotazione finanziaria , proprio personale, propri locali. Organi del "Centro" sono il Direttore ed il Consiglio di direzione. La sua sede storica è in Villa Ruspoli, Piazza Indipendenza 9, Firenze.

Il "Centro" persegue le seguenti finalità:

  1. promuovere e coltivare studi e ricerche di storia del pensiero giuridico moderno, divulgandone i risultati mediante pubblicazioni, organizzando convegni, incontri e seminari scientifici;

  2. proseguire nella organizzazione e nella stampa della pubblicazione periodica Quaderni fiorentini per la storia del pensiero giuridico moderno;

  3. formare e addestrare specialisti per gli studi e le ricerche di storia del pensiero giuridico moderno;

  4. sviluppare la collaborazione internazionale con organismi aventi scopi analoghi e sviluppare altresì gli scambi con studiosi di altri paesi.

Queste finalità originarie, costantemente seguite nei trenta anni di esistenza del "Centro", sono ancora oggi il suo programma fondamentale. Oggi come ieri l'organizzazione della ricerca scientifica con i suoi esiti editoriali nei Quaderni e nella Biblioteca resta l'attività principale.

E' in fase di istruttoria, presso l'Ateneo, la domanda di qualificazione quale 'Centro di ricerca ed alta formazione dell'Università degli Studi di Firenze'.

Se il "Centro", come auspichiamo, si costituirà in 'Centro d'Eccellenza' dell'Ateneo fiorentino, verrà potenziata, in forma più articolata e strutturata, anche quell'attività di alta didattica, a proiezione internazionale, che il "Centro" ha svolto in questi anni in forme non organizzate, ma pure significative, ospitando nella sede di Villa Ruspoli un numero sempre crescente di studiosi italiani e, soprattutto, stranieri, per intensi soggiorni di studio.

Il "Centro" è in primo luogo un rilevante polo di ricerche storico-giuridiche (sono ben 63, ad oggi, le opere monografiche che ormai compongono la Biblioteca per la storia del pensiero giuridico moderno promossa e curata dal "Centro"), ma anche e soprattutto un comune banco di lavoro che mira a riscoprire l'unità fondamentale della scienza giuridica mediante l'individuazione di radici storiche lontane e vicine.

La sua vocazione al colloquio interdisciplinare è dimostrata dalla presenza nel Consiglio direttivo del "Centro" accanto al gruppo degli storici del diritto, di un nucleo - sempre rappresentato nell'arco della sua esistenza ultratrentennale - di cultori del diritto positivo, nonché e soprattutto dal novero degli studiosi partecipanti alle sue iniziative congressuali - l'ultima in ordine di tempo risale al convegno internazionale dell'ottobre 2000: Codici. Una riflessione di fine millennio, organizzato in collaborazione con il Dipartimento di Teoria e Storia del diritto e la Facoltà giuridica fiorentini, i cui Atti possono essere letti nel volume 61° della Biblioteca - e dei collaboratori dei Quaderni che sono stati, sono e saranno cultori delle più disparate discipline giuridiche e, più in generale, studiosi di diversi settori delle 'scienze umane'.

Il "Centro" è impegnato in una intensa attività anche a livello trans-nazionale. La assoluta maggioranza degli studiosi presenti quali relatori ai Congressi organizzati dal "Centro" o collaboratori dei Quaderni fiorentini sono non-italiani. Presenze che si segnalano rilevanti appaiono quelle provenienti dalla Spagna, dal Portogallo, dalla Francia, dalla Germania, dalla Svizzera, dai paesi scandinavi, dagli U.S.A., dal Brasile, dall'Argentina. Già ora e già da molti anni il "Centro" ospita periodicamente, per specifici soggiorni di studio, giuristi provenienti da tali paesi e da altri ancora. Così nella scelta dei grandi temi da approfondire si è sempre privilegiato dimensioni che non esaurissero il loro interesse per l'esperienza italiana e che appartenessero anzi per loro natura allo spazio sopranazionale, come la proprietà, la persona giuridica. Lo stesso si può dire degli incontri di studio: la Seconda Scolastica nella formazione del diritto europeo moderno (1972); Federico Carlo di Savigny (1980); Storia sociale e dimensione giuridica (1985); il colloquio con gli storici del diritto dell'area hispano-portoghese (1989), o di quella scandinava (1987); Giuristi e Legislatori (1996); i codici e la codificazione alla fine del secondo millennio (2000). Da ricordare su questo piano anche la ricerca sulla "cultura" delle Riviste giuridiche italiane (1983-1987), che ha costituito un modello di progetto culturale da più parti imitato, secondo gli schemi metodologici proposti dal "Centro".

Di questa attività a largo raggio è un esempio significativo il volume XXXI (2002) dei Quaderni fiorentini, attualmente in corso di stampa, che si interroga...

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