Una nuova rivista italiana ed europea: il «Giornale di storia costituzionale»

AutorLuigi Lacchè
CargoProfessore Ordinario di Storia del Diritto en la Università di Macerata

Luigi Lacchè

    Professore Ordinario di Storia del Diritto en la Università di Macerata. Co-director de la revista "Giornale di Storia Costituzionale". Especializado en el constitucionalismo histórico suizo, en el pensamiento de Pelegrino Rossi, y en el pensamiento posrevolucionario francés. Entre otras muchas publicaciones pueden incluirse: La giustizia per i galantuomini. Ordine e libertà nell'Italia liberale, Milano, Giuffrè, 1990; L'espropiazione per pubblica utilità. Amministratori e proprietari nella Francia dell'Ottocento, Milano, Giuffrè, 1995; Pellegrino Rossi, Per la Patria commune, Piero Lacaita Editore, 1997; (edit.), Un liberale europea: Pellegrino Rossi (1787-1848), Giuffrè, Milano, 2001.
  1. Il «Giornale di storia costituzionale» è l'ultimo nato e, per molti aspetti, l'esito naturale di un progetto scientifico e culturale sviluppatosi presso l'Università di Macerata (Italia) nel corso dell'ultimo decennio. Questa rivista semestrale nasce infatti nell'àmbito della Facoltà di Scienze Politiche e della Facoltà di Giurisprudenza ed è, in particolare, una diretta filiazione del «Laboratorio di storia costituzionale "A.Barnave"» (su cui v. «Historia constitucional», n.2, giugno 2001).

  2. Come è noto, far nascere una rivista costituisce al tempo stesso una difficile sfida e l'assunzione di una gravosa responsabilità. Negl'ultimi anni abbiamo assistito con attenzione e compiacimento alla diffusione internazionale di una pratica storiografica sempre più orientata a cogliere i caratteri strutturali del complesso fenomeno «costituzionale». Il «Giornale di storia costituzionale» si inserisce in quest'alveo e cerca, sul versante italiano, di stimolare ulteriormente un àmbito «disciplinare» che comincia a poter contare su alcuni importanti «luoghi» di confronto (riviste, centri di ricerca, occasioni convegnistiche e seminariali, iniziative editoriali ecc.) e su una riflessione teorico-critica in ordine allo statuto scientifico e metodologico della storia costituzionale.

  3. Il «Giornale» maceratese nasce anzitutto dall'esigenza di ricercare le ragioni e i fondamenti di un terreno comune di dialogo tra saperi e settori disciplinari che solitamente tendono ad accentuare - non senza eccessi e talune patologie accademiche - gl'elementi di «autonomia» e di irriducibile «diversità». Aggiornare la prospettiva di ricerca significa andare oltre quelle distinzioni scolastiche che tendono a separare gl'oggetti storiografici in modo troppo schematico. Nell'Introduzione al primo numero del «Giornale» abbiamo utilizzato la metafora del polittico per suggerire una concezione integrata e realmente interdisciplinare della storia costituzionale. Come in un polittico ogni immagine, ogni predella ha una sua «autonomia», può essere cioè separata dal resto dell'insieme senza perdere del tutto il suo originario significato. Tuttavia, è solo osservando il polittico in tutte le sue parti e in sincronia che diventa davvero visibile l'impianto complessivo, le nervature, l'insieme e gli elementi di dettaglio. La parcella che aveva un senso isolatamente, ne acquista di ulteriori se avvicinata alle altre. La storia costituzionale nasce da punti di vista distinti e ciascun ricercatore guarderà il...

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