Il lavoro pubblico e il sistema delle pensioni all'attenzione del governo italiano

AutorVincenzo Ferrante
CargoProfessore associato di Diritto del Lavoro. Università Cattolica Sacro Cuore di Milano
Páginas1-3

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Il cambio della maggioranza parlamentare successivo alle elezioni politiche dello scorso anno non ha ancora prodotto alcuna modifica legislativa di rilievo. Anche la controversa legge "Biagi", promossa dal giuslavorista barbaramente ucciso dai terroristi delle "Brigate rosse", è ancora in vigore, né se ne preannunzia una modifica a breve. Il governo ha proceduto, per il momento, solo attraverso una modifica delle percentuali di contribuzione dovuta al sistema pubblico dai lavoratori quasi-subordinati, elevandola di circa 5 punti percentuali. Al contempo si sono anticipati gli effetti al 1° gennaio 2007 della riforma della previdenza complementare, disposta dal precedente governo (v. Iuslabor n. 4/2005).

Messa da parte per il momento la riforma della disciplina del mercato del lavoro (relativa a contratti a termine, part time, lavoro a chiamata, quasi subordinato e interinale, nonché al sistema del collocamento pubblico e privato), il governo ha concentrato la sua azione in questi mesi in una politica di confronto con le organizzazioni sindacali riprendendo la tradizione consolidatasi nel periodo 1983 - 2001. In particolare, sono stati firmati due memorandum: il primo riguarda la riforma del lavoro pubblico ed è stato sottoscritto nel gennaio dal ministro della Funzione pubblica e dai tre sindacati confederali Cgil, Cisl e Uil. Il secondo, invece, riguarda la riforma del sistema delle pensioni pubbliche ed è stato sottoscritto solamente dai tre sindacati in vista del negoziato che si aprirà fra poco con il governo, al fine di presentare una posizione unitaria.

Entrambi i documenti, dunque, hanno un contenuto non vincolante, ma sono comunque importanti perché anticipano l'iniziativa legislativa del governo.

C’è da rilevare che la associazione degli industriali (Confindustria) non è stata ancora coinvolta in questo processo, sia perché il settore pubblico ha una organizzazione separata, sia perché la riforma delle pensioni si trova ancora in una fase preliminare.

Qual è il contenuto di questi memorandum

Il primo dispone nel senso di incrementare la produttività, attraverso varie misure. In particolare, si promette di incentivare la mobilità dei dipendenti tra un settore ed un altro del comparto pubblico. Infatti la distribuzione dei dipendenti pubblici è fortemente disomogenea in Italia, di modo che si possono avere settori in cui molto lavoro è svolto da pochi dipendenti e settori in cui per lo svolgimento di una attività ridotta vi...

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